
Con un giro d’affari di oltre 60 miliardi di dollari ogni anno, gli USA si riconfermano il primo mercato per il vino internazionale. Il 45% del quale transita per New York. Se Washington, infatti, è la capitale amministrativa della nazione, e lo Stato della California quella produttiva (con interessanti sviluppi per l’export), New York è senza dubbio quella finanziaria. Ed è qui che si concentrano i maggiori consumi di vino negli USA, registrati dal locale ufficio ICE, con sede proprio nella Grande Mela.
Dei circa 12 litri pro-capite consumati ogni anno dai 350 milioni di wine lovers americani, il 16% appartiene allo Stato di New York. In testa alla classifica solo il confinante New Jersey, con il 21% di bevitori regolari censiti dall’ente. Seguono gli Stati “minori”, meno condizionati dalla forte pressione della concorrenza internazionale.
I numeri del vino negli Stati Uniti, in crescita in tutto il Paese, devono la loro ascesa soprattutto all’affermarsi della cultura enologica tra la popolazione. Un fenomeno reso possibile anche dal lavoro di moltissimi influencer del vino, che in questi anni hanno lavorato in modo indipendente, o al fianco di importatori, produttori e associazioni di categoria, per trasmettere al pubblico passione e know how su questo prodotto.
Ecco alcuni tra i wine influencer di New York più noti e seguiti, in una breve lista che comprendere professionisti della comunicazione, sommelier, ristoratori, blogger e giornalisti. Da seguire su Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter, per restare aggiornati sui trend e le novità del vino negli USA.
Eric Asimov, New York Times (@Eric Asimov)
Giornalista e critico enologico newyorkese, è diventato famoso negli anni ’90 con la pubblicazione di diverse guide ai migliori ristoranti della città. È oggi redattore del New York Times con le rubriche “The Time’s Tasting”, all’interno della quale parla soprattutto di vini, e “Dining”, riservata alla critica di chef e ristoranti.
Elin McCoy, Bloomberg (@ElinMcCoy)
Responsabile della rubrica “Wine & Spirits” per Bloomberg Markets e più volte giudice nei più famosi eventi internazionali dedicati al vino. Collabora anche su riviste di settore come Food & Wine, House & Gardens, New York Times e Zester Daily.
Lettie Teague, Wall Street Journal (@LettieTeague1)
Tra le più famose e seguite influencer del vino negli USA. Collaboratrice del Wall Street Journal e di altre importanti redazioni statunitensi, Lettie Teague è stata insignita del premio “Wine Writers’ Hall of Fame” del Wine Media Guild quale “critica influente nel settore”.
Oltre che su riviste specializzate e di stampa generalista, Lettie pubblica periodicamente consigli, informazioni e recensioni sui suoi profili social, specialmente Twitter, dove è divenuta celebre la sua biografia: “Lettie ama la maggior parte dei vini del mondo tranne il Pinotage”.
Monica Larner, The Wine Advocate (@MonicaLarner)
Scrittrice e critica enologica, vive a Roma e, secondo Robert Parker, suo editore per The Wine Advocate, è attualmente “la più comprensibile autrice sul vino italiano” per il pubblico americano“.
Oltre al redazione del Wine Advocate, Monica Larner è stata collaboratrice del celebre Wine Enthusiast e insignita del premio “Miglior giovane giornalista dell’anno” in due diverse edizioni del Vinitaly. Il suo profilo Instagram conta oltre 19mila follower.
Kerin O’Keefe, Wine Enthusiast, Decanter, Wine News (@KerinOKeefe)
Italian editor del newyorkese Wine Enthusiast, ha collaborato anche Decanter magazine e altre importanti redazioni di settore come The World of Fine Wine e Wine News.
Vive in Italia ed è autrice di diversi libri sull’enologia del Bel Paese, il primo dei quali – “Franco Biondi Santi. Il gentleman del Brunello” – pubblicato da Veronelli Editore.
Molto conosciuta in Italia, il lavoro di Kerin è seguito con grande interesse anche negli USA, dove contribuisce a valorizzare il vino italiano e i suoi protagonisti grazie ad uno stile sincero e dissidente.
Bruce Sanderson / Alison Napjus, Wine Spectator (@Bruce Sanderson / @AlisonNapjus)
Colleghi per il Wine Spectator, rivista enologica tra le più influenti negli Stati Uniti. Fondata in California ma oggi di base a New York, Wine Spectator è seguita soprattutto per le periodiche classifiche di vini internazionali, molto ambite dai produttori.
Classifiche alle quali contribuiscono proprio Bruce Sanderson e Alison Napjus, collaboratori della redazione con ruoli di editor senior. Professionisti che sui rispettivi canali social si occupano puntualmente di raccontare novità, etichette e altre interessanti nozioni sul mondo del vino internazionale.
Joe Campanale, LaLou Wine Bar (@JoeCampanale)
Non è un giornalista, ma un ristoratore italoamericano che ha fatto la sua fortuna con due locali, Fausto e LaLou, nel cuore di Brooklyn. Il secondo è un wine bar considerato un piccolo tempio della cultura enologica della Grande Mela.
Al successo di Campanale ha contribuito un podcast sul vino e una speciale menzione nella guida dell’Eater’s New Guard quale “chef e ristoratore rappresentativo di una nuova generazione del dining”. Di prossima uscita un libro che porta la sua firma, incentrato sui vini italiani e sulla loro storia.
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