
“La degustazione online come strumento per dare continuità all’export di vini in un momento di forte difficoltà”. Le ultime, interessanti, dichiarazioni di James Suckling, una delle voci più autorevoli nel mondo del vino internazionale.
Ha rappresentato una valida alternativa allo stop delle più importanti fiere di settore internazionali, offrendo un fondamentale aiuto tanto a produttori quanto a importatori. Parliamo delle degustazioni di vino online, format sempre più diffuso nel corso di quest’anno a causa delle ripercussioni dettate dalla pandemia ancora in corso.
Sul nostro blog ce ne siamo occupati più volte, offrendo consigli su come organizzare una perfetta degustazione via internet e su come trovare importatori online per vendere i tuoi vini all’estero. Una ulteriore conferma del successo di questa strategia arriva da James Suckling, tra i massimi rappresentanti del panorama enoico internazionale e promotore di innumerevoli eventi, masterclass e articoli legati al mondo del vino.
In una recente intervista per il magazine francese “Vitisphere”, il guru del vino ha infatti dichiarato come “le degustazioni online possono facilmente sostituire quelle fisiche grazie alla loro efficienza e alla possibilità di incentrare il focus sulla propria esperienza. Credo che quando si potrà tornare a viaggiare in libertà vivremo una bella combinazione di entrambe le modalità. Non credo che la degustazione in presenza sparirà del tutto, per il piacere di socializzare direttamente che un buon bicchiere di vino ispira, ma sicuramente si valuteranno altre strade”.
Dichiarazioni non certo sconvolgenti ma che, anzi, ribadiscono quanto la strategia online, grazie all’emergenza sanitaria, abbia ormai superato la soglia critica di utilizzo, affermandosi non più solo come una mera alternativa, ma come una realtà a sé stante.
Degustazioni online: vietato improvvisare
È sempre Suckling a ribadire l’importanza di gestire la degustazione con serietà e professionalità, considerandola come un vero e proprio strumento di business. Pianificare in anticipo la degustazione costituisce il segreto alla base del successo di questa strategia.
Alcuni “trucchi” sono quelli di seguire una linea di presentazione scritta su un foglio appunti e, soprattutto, non gestire la video chiamata in modo troppo autoreferenziale. È molto importante, infatti, che all’interno della degustazione sia riservato opportuno spazio a domande e interventi degli interlocutori. Non da meno, un altro aspetto assolutamente fondamentale è quello di cronometrarsi. Rispettare i tempi per non essere troppo brevi o troppo prolissi. La soglia di attenzione online è molto diversa da quella fisica, e va pertanto rispettata senza tralasciare alcun dettaglio.
Molti produttori che hanno già sperimentato la degustazione online per vendere i loro vini, sia verso il canale retail che professionali, sembrano concordi nel limitare l’esperienza all’interno di un range massimo di 30 minuti. Si tratta di una regola non scritta, che è possibile infrangere in base alle singole esigenze, qualora l’interlocutore sia, per esempio, particolarmente interessato ad approfondire alcuni aspetti, condizioni commerciali o prodotti.
Di base, però, resta un’ottima unità di misura per iniziare ad orientarsi nella scoperta di questa nuova opportunità di vendita.
Contributi per vendere vino all’estero: la vera svolta è in digitale
Ulteriore segnale positivo del crescente interesse verso la vendita online di vino viene dal recente inserimento di questa pratica all’interno di bandi a sostegno della filiera di carattere locale e europeo.
Tra questi, forse il più importante è quello degli Ocm Vino Paesi Terzi, che prevede specifici fondi per la vendita di vino all’estero in paesi extra – UE. Tra le attività finanziabili inserite nel nuovo bando relativo all’annualità 2021 sono previste:
- iscrizione e stipule di contratti con piattaforme online per la selezione e l’incontro con importatori e operatori di settore;
- attività di promozione online di azienda e prodotti, orientati all’apertura di nuovi mercati in paesi extra – UE;
- servizi di mediazione linguistica e traduzione simultanea durante i meeting online;
- attività di ricerca importatori attraverso campagne e attività di scouting online.
Una novità interessante per quanti scelgano di provare questa strada per garantire continuità all’export dei propri vini.
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