
Con la fine dell’anno in arrivo iniziano i bilanci di produttori e associazioni di categoria. Il settore del vino italiano nel terzo trimestre 2021 è fortunatamente tornato a segnare in positivo, con un indice del +15% superiore persino al 2019.
Un record significativo soprattutto di questi tempi, con i principali mercati internazionali ancora alle prese con le ripercussioni dell’emergenza sanitaria e tanta incertezza verso il futuro. Un dato, quello della crescita in volumi nelle spedizioni di vino italiano all’estero, che racconta l’evoluzione di un settore, alle prese con una importante transizione.
Numeri dell’export di vino italiano nel 2021
Pubblicati in questi giorni i report delle principali agenzie di ricerca e associazioni di categoria. Dagli studi redatti da Federvini – Fincommercio, Coldiretti, Nomisma, Tni Italia e Istat, il parere sull’export di vino italiano appare unanime: torna a crescere il numero delle spedizioni all’estero, superando i numeri record registrati nel 2019, quindi in epoca pre-pandemica.
Il bilancio dei primi 9 mesi del 2021 ha segnato in positivo in tutti i principali mercati internazionali per il vino italiano, recuperando anche quelli rimasti parzialmente indietro nel 2020, Gran Bretagna su tutti, e guadagnando terreno su nuovi Paesi Target (Svezia, Canada, Paesi Bassi, Austria, Cina e Svizzera). Alcuni dati in dettaglio:
- crescita complessiva del +15%, con fatturato che passa da 4,45 a 5,13 miliardi di euro (registrato lo scorso settembre);
- tra i Paesi con maggior tasso di crescita al terzo trimestre 2021 per spedizioni di vino segnano in positivo Svizzera (+12,7% sullo stesso periodo 2020), Francia (+11,7%, pari a 53 milioni di euro), Austria (+2,6%), Germania (secondo mercato di esportazione con un fatturato di 815 milioni di euro, +7% rispetto al 2020);
- Tra i poli emergenti troviamo Paesi Bassi (con +15,9% sul 2020, pari a 153 milioni di euro ), Svezia (150 milioni di euro, +11,1% sul 2020) e Norvegia, che pur non cavalcando il trend riconferma l’interesse per il vino italiano da parte dei Paesi Scandinavi;
- Il dato più interessante resta quello relativo alla Corea del Sud, con +114,5% rispetto al 2020 per importazioni, e Hong Kong, dove nei primi 9 mesi dell’anno i vini italiani hanno rappresentato 21,2 milioni di euro in volumi (+32,5% sul 2020) anche grazie al passaggio delle merci attraverso canali vicini, come Taiwan;
- Sulla Gran Bretagna, nonostante la continua precarietà dettata dalla Brexit, raggiunge 507 milioni di euro, con una crescita del +6,1% sul 2020.
Tra i mercati di Paesi Target più interessanti troviamo, infine, la Russia con 96 milioni di euro al settembre scorso (+29% rispetto allo scorso anno) e il Giappone, a quota 121 milioni, +7,1%).
Spedizioni di vino in Cina e Stati Uniti: i dati export 2021
Menzione a parte meritano i due principali mercati per ambizione del vino italiano. Mercati, da sempre contesi con altri importanti player internazionali, tra i quali – però – gli italian wines hanno saputo ritagliarsi una posizione di rilievo per volumi di spedizione e reputation. Tra i due, gli Stati Uniti si riconfermano anche nel 2021 il primo mercato per il vino italiano, con una crescita in spedizioni del 23,6% e 1,31 miliardi in più rispetto allo scorso anno. Una ondata di positività tale da coinvolgere anche il vicino Canada, dove il trend nelle importazioni di vino italiano sta per chiudere l’anno con un +11,5% sulle spedizioni e 281,6 milioni di euro.
Infine, la Cina continua la ripresa post pandemica con incredibile velocità , registrando +53% nelle importazioni di vini italiani, favoriti anche dall’approvazione, la scorsa primavera, di nuove politiche anti-dumping che hanno, di fatto, determinato una forte retrocessione di vini australiani e cileni.
L’export di vini italiani cresce grazie all’online
Il sostegno delle strategie online nell’offrire nuove occasioni per dare continuità ai BtoB resta la più grande e interessante novità degli ultimi due anni. A raccontarlo sono report e studi di settore pubblicati nell’ultimo biennio, ultimo dei quali quello condiviso da Mediobanca, Ipsos e Nomisma, che evidenzia, per il solo 2021:
+74,9% le vendite sui portali web di proprietà ,
+435% per le piattaforme online specializzate,
+747% i marketplace generalisti.
Ma a beneficiare del digital non è solo il segmento retail, quant’anche quello dell’export e della promozione su larga scala, che vede nelle fiere digitali un nuovo format sempre più prediletto da piccoli e grandi produttori e, ovviamente, importatori.
Vendi i tuoi vini all’estero online su Wine Business Hub
Wine Business Hub è la prima piattaforma italiana dove selezionare e incontrare importatori da tutto il mondo alla ricerca di vini italiani. Il portale è promosso dall’agenzia italiana di wine brokering e export management Elle-Due, che da oltre dieci anni cura la vendita di vini all’estero per le cantine del Bel Paese.
Come funziona Wine Business Hub
Lasci i tuoi recapiti e vieni ricontattato/a per un primo colloquio conoscitivo senza impegno durante il quale raccontare la tua azienda, i tuoi prodotti e in quali paesi desideri vendere i tuoi vini. Una volta completata l’iscrizione riceverai un primo incontro con un importatore coerente con le tue richieste entro 30 giorni lavorativi, o sarai rimborsato al 100%.
Dove avvengono gli incontri?
Gli incontri avvengono in una chat room sicura e intuitiva, direttamente sul sito Wine Business Hub. All’interno della chat hai modo di condividere materiale promozionale, listini, video, immagini e altri file con il tuo interlocutore.
Solo nel caso entrambi sarete interessati a collaborare invierai all’importatore le referenze per un secondo appuntamento online dedicato alla degustazione dei prodotti. In questo modo risparmi su viaggi, logistica, allestimenti in fiera e campionature, ottimizzando i costi e concentrandoti maggiormente sul tuo lavoro!